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Strumenti: Vacuometro duale Uso: sonda lambda sui 2 tempi Hi-Fi in auto

Alfa 75

La passione principale è stata l'Alfa Romeo (quella vera...): infatti possedevo una 75 'serie numerata' che ho sempre trattato con la massima cura.
Fra le altre cose ho pensato di aggiungere la sonda lambda ed uno strumentino per la lettura dei valori di carburazione.

prima La parte meccanica, ovviamente, l'ho gestita io: in particolare ho forato il collettore vicino alla marmitta centrale, saldato il dado della sonda, installata la stessa ed effettuato i collegamenti con la centralina e la plancia.

foro
<- Foro per sonda

Sonda montata ->
sonda_montata

Qui ho installato lo strumentino dotato di led che mio padre ha preparato e col suo aiuto ho eseguito i collegamenti e la taratura.
strumentostrmontato
















Schema elettrico, circuito stampato e disposizione componenti.

Su richiesta è disponibile il kit completo ed eventualmente anche il circuito montato
.

Manutenzione "profonda" della 75

motore


motore


motore


motore



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Manutenzione moto Honda








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Sonda lambda e circuito di carburazione sui motori a due tempi

In merito all’uso dello strumento per la carburazione dei go-kart sono, purtroppo, dubbioso del risultato ed il perché è presto detto: il motore montato su di essi è un due tempi e perciò, come caratteristica intrinseca, brucia una miscela di olio e benzina.
La sonda lambda per sua natura non gradisce particolarmente la presenza di olio allo scarico in quanto finirebbe per creare un film sulla superficie della sonda stessa, ostruendo le porosità della ceramica che consentono lo scambio di ioni di ossigeno tra l'aria ambiente ed i gas di scarico impedendone, così, il funzionamento.
L'unica soluzione, volendo utilizzarlo, sarebbe quella dell'uso momentaneo: la sonda viene usata per settare la carburazione prima di una gara e poi, una volta raggiunto il set-up ottimale, viene tolta dallo scarico ed il foro chiuso con un bullone a mo’ di tappo.
La parte elettrica della sonda varia molto da modello a modello, in quanto ce ne sono di riscaldate e non e con cablaggi diversi a seconda dell'elettronica cui si devono interfacciare (ovvero del costruttore). L'alimentazione dello strumento va dimensionata essenzialmente per il preriscaldatore, normalmente 12 Volt, dalla quale viene derivata la tensione di 5 Volt nella scheda. La corrente varia in base alla resistenza del preriscaldatore che oscilla tra 2 e 12 Ohm (almeno per quelle più comuni) e perciò, applicando la legge di Ohm (V=R*I e di conseguenza I=V/R) tra 1 e 6 Ampere.
I fili che vanno al preriscaldatore in una sonda 4 fili classica sono i due bianchi, il nero è il segnale che ci interessa e il grigio è la massa (almeno genericamente, ma penso che qua e là possano esserci variazioni).
Il costo della realizzazione è dipendente dal tipo di sonda adottato ma posso pensare che meno di 100/150 € per una sonda nuova sia difficile. Più economica sarebbe senz'altro la via di uno sfasciacarrozze dove, con opera certosina di seghetto, sudore e sproloqui vari, è possibile reperire una sonda e il pezzetto di collettore che la ospita (per recuperare il filetto...) con pochi spiccioli: tanto per non sbagliare, una Fiat non troppo nuova (Punto, Bravo, ecc) che sicuramente montano sonde diffuse e poco costose oltre che piuttosto classiche (4 fili, intervallo 0-1 Volt, chiave esagonale da 22).
Non so se ne esistano senza preriscaldatore, ma ad ogni modo il problema della temperatura della sonda ci sarebbe lo stesso a ben pensarci, perché il due tempi, particolarmente se molto spinto come i motori da kart, ha una fase di lavaggio (travaso di miscela dall'aspirazione allo scarico con l'unico scopo di espellere i gas combusti e raffreddare la camera di scoppio) molto lunga che determinerebbe a mio avviso un eccessivo raffreddamento dello scarico particolarmente in alcune condizioni (gas parzializzato e giri bassi). Questo raffreddamento inibirebbe la sonda che per riattivarsi necessiterebbe di un certo periodo (proprio il momento della tirata in allungo su un rettilineo) durante il quale il segnale fornito sarebbe quantomeno aleatorio se non totalmente impazzito. Comunque, la compatibilità della sonda monofilo è garantita in quanto lo strumento utilizza proprio il segnale di quel filo per funzionare!
Esiste, tuttavia, un sistema pressoché infallibile, ma anche scomodo, per capire cosa succede dentro alla camera di scoppio: guardare il colore dell'elettrodo centrale della candela dopo una tirata di 700/1000 m a tutto gas. L'ideale è nocciola scuro, il bianco avviene per eccessiva magrezza e il nero per eccessiva grassezza: ovviamente, meglio nero (quindi grasso e freddo...) che bianco (indice di calore eccessivo dovuto a magrezza).
Questo sistema, però, è valido solo per la taratura del getto massimo, in quanto per i medi e bassi regimi bisogna affidarsi all'esperienza e al caro, vecchio "orecchio" (capire se il motore buca in accelerazione perché e magro o se, piuttosto, tartaglia perché è grasso ad esempio...) e soprattutto la candela deve avere il grado termico adeguato altrimenti segnerà una cosa per un'altra e il buco sul pistone è assicurato!

Suggerisco, infine, un'idea: quando smanettavo sui due tempi "allegri" l'unico strumento all'avanguardia e che non creava particolari problemi era il classico termometro allo scarico, che oggi si può avere con indicazione digitale e segnalazione del corretto limite di temperatura. In pratica, si andava a ingrassare o smagrire la carburazione del massimo fino a che la temperatura rientrava in un certo range (se non ricordo male, 750/800/850° ma non ci giurerei, sono passati oltre 10 anni...) durante l'allungo. Alcuni lo usavano e si trovavano bene, io invece (visto il costo alto, all'epoca) non ho mai provato.

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prima Restauro conservativo di una vespa:
dalla carrozzeria alle parti meccaniche.


manubrio
<- Manubrio

Motore ->
motore

.
carrozzeria             finita

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Guzzi FALCONE

falcone
   motore

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VaCuometro duale

Lo strumento è composto da due sonde di depressione interfacciate con due voltmetri vaqu-schema predisposti per una lettura accurata del preciso e ristretto range di tensione fornito dal convertitore pressione->tensione delle sonde. La tensione così ottenuta comanda due strisce di 20 led ciascuna.
Se poi si desidera avere una maggiore precisione su un determinato segmento di pressione/tensione bisogna procedere ad una specifica taratura delle interfacce.


vaqu-front





La foto a lato mostra la prima sistemazione "provvisoria" per poter effettuare dei test pratici, che hanno dato ottimi risultati a banco ma "on the road" si è dovuto procedere a tarare/sostituire alcuni componenti. Inoltre, data la mancanza di inerzia tipica della visualizzazione puramente elettronica, i led fluttuavano eccessivamente.
Per risolvere il problema si poteva usare un "ammortizzatore" elettronico o uno meccanico: Daniele ha optato per quello meccanico inserendo due filtri benzina all'entrata delle sonde e dopo un paio di prove il risultato è stato ottenuto!

Ora il tutto è stato inscatolato in maniera più professionale!!
interno
frontale


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Come dicevo, Daniele non è appassionato solo di auto ma anche di scooter.

rev-scooterNelle foto qui a fianco l'ho immortalato mentre sta sistemando uno scooter del figlio di una mia collega, revisionando la parte meccanica per una corretta messa su strada e lucidando le carenature che avevano perso un pò del loro "smalto" (anche l'occhio vuole la sua parte).
lucidatura


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Hi-Fi in auto



Questa è la foto del pannello di una Ford Fiesta dopo l'elaborazione: inserimento di un altoparlante di buona qualità con risagomatura delle plastiche ed applicazione di una nuova griglia di protezione.

pannello medi

tweeter
Il tweeter è stato inserito sopra al leverismo che muove lo specchietto laterale esterno, previo inserimento del supporto e ricostruzione di parte del pezzo originale.













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